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"INTELLIGENZA ARTIFICIALE": GIOVE, IL NUOVO SISTEMA DI POLIZIA PREDITTIVA
ITALIANO DI CUI SI SA POCHISSIMO
da Radio Onda d'Urto
Ascolta l'intervento di Jacopo
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Si sa ancora poco di Giove, il nuovo sistema di polizia predittiva italiano che
il Ministero dell’Interno vorrebbe dare in dotazione a tutte le questure
d’Italia.
Sviluppato dentro il Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero
dell’Interno – sulla base delle sperimentazioni portate avanti dal 2008 dalla
questura di Milano con il software KeyCrime – Giove si presenta come “un sistema
di elaborazione e analisi automatizzata per l’ausilio delle attività di
polizia”, come riporta Il Sole 24Ore, e sarebbe in grado di predire dove e
quando i reati di maggior impatto sociale, come molestie sessuali, furti in
abitazione e truffe agli anziani, potrebbero verificarsi nuovamente.
Uno scenario che richiama la fantascienza e che solleva dubbi e perplessità tra
gli addetti ai lavori, soprattutto per la comprovata incapacità attuale di
questi sistemi di trovare corrispondenze con la realtà e per la loro tendenza a
discriminare le persone in base all’etnia e alla provenienza geografica. Non
solo, ad aumentare la preoccupazione è il fatto che nulla sia ancora stato detto
circa alcuni aspetti fondamentali, come quali banche dati e dati verranno usati
per addestrare l’algoritmo, chi sarà il responsabile del trattamento dei dati e
se l’uso del sistema comporterà o meno arresti preventivi. Domande che hanno
spinto alcuni senatori a depositare, qualche giorno fa, un’interrogazione
parlamentare dedicata.
Uno scenario inquietante, insomma, che potrebbe materializzarsi se il sistema
otterrà il parere positivo del Garante della privacy.
ne ha parlato Jacopo su Radio Onda D'urto
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